Senza altro stiamo vivendo entrambi iter in modo molto diverso.
Mentre nel primo eravamo nervosi, ansiosi e pensavamo che il nostro futuro come genitori fossi in mani altrui. Mani che potevano determinare la felicità o infelicità; cosa che ci sembrava davvero incredibile ed ingiusto.
La seconda volta siamo arrivati con più serenita, perchè se non ci davano la possibiltà di fare una seconda adozione, noi un figlio c'e la avevamo già. E questo credo che abbia molto contradistinto il nostro atteggiamento con i servizi sociali, il giudice, ecc., ecc.
Addirittura ho conosciuto una coppia che hanno fatto il loro primo iter con le stesse persone che hanno seguito me e mio marito e allo stesso tempo. Le nostre impressioni erano totalmente diverse. Sicuramente le coppie che attraversano il primo iter vanno affrontate in un modo diverso ma le domande sono sempre toste, vogliono conoscere i figli già in casa, metteno in dubbio tutte le tue certezze, ecc ecc.
Ma in ogni momento io pensavo, se non ci danno l'idoneità, io sono comunque apposto col mio cucciolo. Quindi eravamo più tranquilli e sereni nel discutere come stavano le cose, e discutevamo tranquillamente dubbi e problemi. Forse i servizi sono diventati più soft nei nostri confronti quando hanno incontrato il nostro figlio e hanno acertato che stava davvero bene e che era davvero felice. Loro osservano e sanno distinguere un bimbo davvero sereno da uno che finge.
Ovvio che le coppie che ancora devono adottare non hanno nulla per far conoscere come saranno come genitori.
Finalmente, mentre la prima volta vedevo l'iter come una grande imposizione, la seconda volta, forse perchè sono già mamma, capisco e sostengo l'importanza di assicurarsi che solo coppie davvero convinte e sensibili diventino genitori.
Purtroppo l'Emilia-Romagna ha una altissima percentuale di bambini adottivi RIABBANDONATI. Una cosa davvero racapricciante. E quindi i servizi fanno di tutto per "filtrare meglio le coppie" per evitare questa terribile esperienza ai bambini.
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