20 settembre 2014

Sono la tua mamma!

Ciao, amici. E' un bel po' che non scrivo nulla nostra adozione in parte perchè sinceramente dopo i primi tempi tutto è andato liscio come l'olio. Niente novità, il nostro bambino è diventato ragazzo e ora è quasi un uomo. Si è sviluppato in modo sereno, è ben inserito a scuola, ha tanti amici. Insomma un ragazzo come un altro!

Ma la settimana scorsa c'è stata una grossa novità. Mio figlio come tanti ragazzi della sua età, ha un profilo Facebook in cui apparentemente certe cose erano chiuse al pubblico ma le sue foto erano visibile al pubblico. E così, un bel giorno della settimana scorsa una persona le ha fatto commenti sulle sue foto, facendoli complimenti. E lui, le ha scritto "chi sei?" E questa le risponde: sono la tua mamma. BOMBA!

Inutile raccontarvi la sorpresa a casa. Tremila domande ci vengono subito in mente. Come, ha una mamma? Una amica mi dice, stai attenta, forse si tratta di una truffa. Un'altra ma come vi ha rintracciato?

Questo e altro vi racconterò nelle prossime settimane con molta delicatezza.

A presto,

21 febbraio 2011

Ci siamo fermati

Ebbene sì, ci siamo fermati. E' stata una decisione dolorosa e molto meditata ma erano già passati 4 anni dall'inizio del percorso e il nostro primo figlio adottivo sta attraversando un momento difficile e stiamo faccendo fatica a stare dietro a tutto. E' giusto portare una seconda creatura in una famiglia così?

Forse la nostra situazione non è così terribile ma io e mio marito siamo sfiniti, fisicamente e emotivamente e sappiamo che una seconda adozione richiede ancora più impegno in tutti i sensi. Non crediamo di poter dare il nostro meglio a un secondo figlio e crediamo che avremmo dato qualcosa di meno anche al primo...quindi due figli con poco non va mica bene! Meglio un figlio felice che due infelici!

So' che a qualcuno non piacerà questa motivazione, ma in realtà vi sto dando una ragione semplificata - dopo tutto questo è un blog PUBBLICO e non mi va di rovesciare il mio dolore intimo qui. Siate comprensivi!

Chi sta alla prima adozione non deve demordere - è una esperienza bellissima!

16 febbraio 2010

E si aspetta ancora

Ciao tutti, è un po' che non mi faccio viva su questo blog. Mi spiace. Credo che i motivi siano diversi:

Per prima, questa è una facenda molto personale e quindi non mi sento di sventolare nè dolori o frustrazioni. Sono sicura che lo capite.

E in seconda battuta, non sta succedendo molto. Abbiamo fatto diversi incontri di gruppo con l'ente che ci è piaciuto di piu' e poi anche diversi colloqui individali (di coppia) con un loro psicologo. Dopo di chè, abbiamo compilato i documenti per dare l'incarico e consegnato il nulla osta.

Subito dopo abbiamo compilato i documenti necessari per il Nepal e consegnato di persona.

Da Gennaio dovrebbero essere stati gia' consegnati in Nepal.

Che dire, si aspetta e si aspetta ancora. Meno male che ci troviamo bene col nostro Ente. Ogni tanto ci scambiamo una email, ecc. Ma sopratutto, meno male che abbiamo gia' un figlio perche' la attessa si prospetta molto lunga...

Errata Corrige: avrei dovuto includere questo pezzo quando ho scritto il post sopra:

Notizie dalla BBC datate 4 febbraio 2010 : IL Nepal "dovrebbe sospendere" le adozioni...

http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/8497473.stm

16 maggio 2009

Abbiamo scelto l'ente!

Immagino che tanti di voi vi siete chiesti se eravamo ancora "vivi".

La risposta è si, si solo che siamo andati a visitare diversi enti ed siamo rimasti piuttosto delusi di quello che abbiamo trovato.

Siamo andati a 6 incontri con diversi enti con l'idea di tornare in Nepal visto che il nostro figlio è del Nepal. Questa per noi è una scelta molto personale e quindi ci siamo rivolti agli enti che avevano il Nepal tra i loro "canali".

Non mi piace parlare male degli enti perchè se andate nei Forum ce ne a valanga di commenti negativi su uno piuttosto che un altro. Alcune situazioni sono state create dai genetori e invece altri sono colpa dell'ente stesso. Conosco abbastanza esempi di entrambi tipi.

Comunque tornando a noi, mentre qualche ente ci è apparso aperto e gentile nei nostri confronti, ecc. comunque volevano assolutamente metterci su un altro paese. Siccome anche l'ASL ci ha suggerito di tornare sul Nepal, noi siamo rimasti sorpresi della loro insistenza. Tanto, ci vorrano dei mesi tra altri incontri e il conferimento dell'incarico, magari le cose cambieranno nel frattempo in Nepal.

Dall'altra parte abbiamo trovato due enti che, anche se mi sembravano tosti nell'incontro informativo: parlavano ai futuri genitori presenti come se fossero dei deficienti pero' mi davano anche l'idea di essere integri e onesti. Solo che quando abbiamo chiesto un incontro individuale (anche a pagamento) con uno per approffondire, mi hanno detto che avevo capito male che il passo da fare dopo l'incontro informativo era di darli l'incarico. Poi loro ci avrebbero chiamato per incontrare la psicologa che ci valuterebbe. A me sembrava strano e alla fine ho discusso col ente. Dopo parlandone con mio marito, lui mi ha dato ragione, non aveva senso intraprendere una strada cosi' difficile con un ente che si presenta subito poco disponibile. Per via di questa discussione ho deciso di lasciar perdere anche l'altro ente che si era presentato tosto e che ci parlava ai futuri genitori in modo sgarbato. Posso capire che tanti futuri genitori hanno delle pretese esagerate e che non esistono, ma questo è dovuto alla poca o cattiva informazione data loro durante l'iter-adottivo.

Comunque sia gli enti non possono dar per scontato che tutti i prospettivi genitori siano uguali.

Ero pronta per lasciar perdere quando un'amica mi ha ricordato di un'altro ente e dopo una attesa di diversi mesi siamo andati all'incontro informativo. Anche se l'incontro informativo ci sembrava interminabile (dalle 15 alle 22 senza cena!) è stato l'unico che ci ha lasciato entusiasti. Ci sono sembrati TRASPARENTI che non è una cosa scontata. Non hanno cercato di incantarci con storielle belle ma nemmeno di deprimerci con tutto quello che NON si può fare.

Appena finito ci siamo iscriti per l'incontro sucessivo d'approfondimento di 2 gg (a pagamento) e dopo quel weekend ci siamo convinti. Questo ente fa per noi!

Sappiamo che la strada è lunga e difficile e quindi vorremmo sentirci accompagnati, non tenuti al buio e a disparte come già successo con la nostra prima adozione, e prevedevo con alcuni degli enti incontrati.

Sarò qui a raccontarvi come va questa volta. La nostra bimbetta ci aspetta!

8 febbraio 2009

Situazione Nepal

RIAVVIO DELLE PROCEDURE ADOTTIVE IN NEPAL (28-01-2009)

Dopo la recente entrata in vigore della nuova normativa in tema di adozioni internazionali, il Nepal ha accreditato tutti gli otto enti italiani che erano già attivi nel Paese prima del blocco intervenuto nel 2007.

In vista del riavvio dell'attività, si sono tenute presso la sede della Commissione due riunioni di coordinamento con gli enti autorizzati.
In particolare, si è preso atto delle nuove norme nepalese relative a:
1) la necessità che ciascun ente disponga nel Paese di una struttura organizzativa (sede, personale) conforme ad uno standard prefissato,
2) il versamento di predeterminati importi annuali e per ogni singola procedura,
3) il numero dei fascicoli che ogni ente straniero potrà depositare (per il 2009 dieci per ente, con possibili eccezioni nel caso di minori "special needs"),
4) la priorità assicurata agli abbinamenti con bambini di età superiore ai dieci anni, seguiti da quelli con bambini di età compresa tra i cinque e i dieci anni, e infine con bambini di età inferiore ai cinque anni.
Si è altresì appreso che le Autorità nepalesi, con il coinvolgimento dei rappresentanti in loco degli enti, hanno predisposto alcuni modelli da utilizzare nella presentazione dei documenti, tra i quali è compreso quello relativo alla lettera di garanzia.
La Commissione solo in data odierna ha preso visione del nuovo modello, sul quale si auspica non verranno apportate ulteriori modifiche. Si è pertanto proceduto al rilascio delle lettere di garanzia richieste dagli enti.
Nelle riunioni di coordinamento sono stati esaminati tutti i possibili costi fissi e procedurali, conseguenti alle citate modifiche normative. Non appena gli enti avranno fatto pervenire tutte le rispettive schede costi, redatte in base alle indicazioni emerse e condivise nel corso delle riunioni, si provvederà a renderle pubbliche.
Al fine di consolidare la collaborazione con le autorità nepalesi e approfondire procedure e prospettive, è in corso di preparazione una missione della Commissione in Nepal.

La notizia è stata difusa dalla www.commissioneadozioni.it
e anche da http://www.namaste-italia.it/NEWS/N1.htm