
In questo Blog vi racconterò la mia esperienza di adozione e quella di altri genitori adottivi che mi hanno accompagnato in questa meravigliosa avventura chiamata adozione.
24 dicembre 2007
Il più bel regalo di Natale

29 novembre 2007
Bambini e Famiglie nel post-adozione
Nel corso del seminario sono state affrontate le problematiche della post-adozione presentando varie esperienze di sostegno ai genitori adottivi e ai loro figli tra cui: le consulenze familiari, i supporti psicologici e psicoterapeutici con i bambini adottati, la prospettiva interculturale nell´adozione internazionale e le collaborazioni tra i Servizi per le adozioni e i Servizi educativo-scolastici. Si è parlato delle paure degli bambini ma anche quelle dei genitori.
Inanzitutto mi e' sembrato un gruppo propositivo. Chi rappresentava i servizi per le famiglie cercava di dare di piu', venendo incontro alle richieste dei genitori. E concordo con la conclusione della Dott.ssa Patrizia Forlini, assistente sociale e rappresentante del Gruppo tecnico di Parma, alla fine del secondo modulo è stato davvero "bello sentire l'impegno tra genitori e servizi."
Belle sono state le testimonianze dei genitori adottivi che partecipavano ai gruppi di sostegno. Diversi hanno condiviso li ha dato e cosa significa il gruppo di sostegno per loro.
Esperienze e parole che condivido al 100% perche' il nostro gruppo di famiglie con figli Nepalesi pur essendoci formato in modo spontaneo, funge come gruppo di sostegno. Infatti la Dott.ssa Buffa ha aggiunto un commento che ribadisce l'importanza di tutti i gruppi (e anche del nostro gruppo Nepalese seppur non ci conosce): "il fatto che siano tutti adottati dallo stesso paese e che siano dello stesso colore ha un importante valore di identificazione per i bambini".
In effetti lo sapevo già, perche' circa un anno fa' uno dei "nostri" bambini mentre salutava allegramente i suoi amici nepalesi ha esclamato: "Oggi siamo tutti marroni!"

Nei prossimi post vi inseriro' dei pezzetti degli interventi, tutti validi ed interessanti.
6 novembre 2007
Riduzione dei fondi destinati alla ricerca scientifica
vi chiedo gentilmente di aderire a questa iniziativa per poter annullare questa ignobile proposta che va a discapito della ricerca scientifica atta a scoprire nuove soluzioni per poter debellare molte malattie e che coinvolgono i nostri figli.
Il 5 per 1000 si e` dimostrato un’opportunita` fondamentale per accelerare il raggiungimento dei nostri obiettivi scientifici ed umanitari. Purtroppo questa opportunita` rischia di subire una forte “menomazione”.
Infelice novita` di questi giorni e` l’ipotesi di fissare per l’anno in corso un tetto massimo di 100 milioni di euro: circa un quarto dell’ammontare previsto (360 milioni di euro).
Per questa ragione vi proponiamo di aderire all’iniziativa lanciata da Sole 24 ore, dal settimanale Vita e da molte organizzazioni di volontariato e di sostegno alla ricerca, invitandovi a sottoscrivere l’appello affinche` il Governo non ponga limitazioni a questo importante strumento di sostegno alla ricerca e quindi allo sviluppo del Paese.
Ricordiamo la necessita` di una pronta adesione.
Le modalita` di adesione sono reperibili dall’indirizzo:
http://web.vita.it/ap/alziamoiltetto/
1 novembre 2007
L'amore non ha prezzo

Non c'è prezzo per l’amore.
NO PRICE FOR CHILDREN è la campagna che mira ad introdurre nella Legge Finanziaria 2008 norme sull'adozione internazionale
- per renderla veramente gratuita come quella nazionale
- per semplificarne le procedure fiscali
- per aiutare i bambini orfani con progetti di solidarietà
nei loro Paesi d’origine - per sostenere le organizzazioni non profit nell'essere presenti con efficacia al fianco dell’infanzia che soffre.
24 ottobre 2007
Guida per l'insegnante all'adozione

Leggetelo ma sopratutto, stampatelo e portatelo alle maestre di vostri figli.
Ecco il link http://www.familyhelper.net/ad/guidainsegna.html (che ho anche inserito tra i Consigli di Lettura)
Ed eccovi un'anteprima:
L'ultima cosa che desiderate fare e' escludere deliberatamente uno studente da una discussione in classe, o da un progetto da realizzare, eppure un compito mal concepito puo' avere proprio queste conseguenze.
Alcuni compiti a casa si basano su una visione della famiglia che da' per scontato che tutti i ragazzi vivono con mamma e papà in un mondo senza divorzio o adozione o storia personale travagliata. In breve, sono deviati dal pregiudizio contro il figlio di una famiglia non tradizionale (vedere Modulo 1).
Di solito non potete lasciar perdere il compito, ne' fare eccezione per studenti che sono " casi speciali.". Nondimeno potete ancora raggiungere l'obbiettivo educativo desiderato, per tutti gli alunni della classe, ampliando il compito al riconoscimento della diversità dei nuclei familiari. Ecco qualche suggerimento.
Albero genealogico
Compito: Disegnate il vostro albero genealogico.
Deviazione: questo albero da per scontato che i bambini vivono con le loro famiglie d'origine, o che conoscano le loro radici familiari. Il consueto albero genealogico prestampato non accoglie le diverse strutture familiari -- spazi vuoti per una famiglia con una madre e un padre, ma nessuno spazio per figli adottati o famiglie adottive o altre configurazioni. I figli di tali famiglie sono fatti sentire diversi.
Raggiungere l'obiettivo: Gli insegnanti che hanno riformulato il diagramma tradizionale dell'albero per accogliere nuove forme di famiglia, hanno prodotto Cespugli Genealogici, Foreste Familiari, Pioppi Genealogici, Alberi dell'Amore (con i frutti a forma di cuore), Albero Affettivo, Alberi Radicati (gli antenati di nascita sono radici, i rami sono adottivi o patrigno o matrigna), e Cespuglio di Peonia (crescono fianco a fianco).
Oppure potreste abbandonare la metafora dell'albero e provare la Ruota dell'io (bambino al centro, parenti intorno in circoli raggruppati) o La Mia Casa (schema della casa con la gente all'interno) o un diagramma con simboli per le persone e linee che mostrano le relazioni. Chiedete ai bambini di fare liberamente in gruppo (brainstorming) una lista di differenti tipi di famiglia; offrite una varietà di "alberi", o fate inventare a loro stessi il loro diagramma. Fatelo diventare un progetto innovativo -- fate fare agli alunni il ritratto della famiglia e che significa per loro, in disegni, pittura, o scultura. Usate i lavori finiti per far partire la discussione sui tipi di famiglie e sui differenti modi in cui sono formate.
Dedicate uguale spazio a tutti i tipi di famiglia -- evidenziate che, in tutto il mondo, pochi bambini crescono in famiglie nucleari. Comprendete famiglie estese, adottive, con figli di un partner, e di un solo genitore.
Questi obiettivi possono introdurre parole e relazioni; per imparare il vostro posto
nella famiglia, e la storia familiare; o per studiare da dove sono arrivati i vostri antenati. Potreste dover ricercare altri modi di raggiungere gli stessi obiettivi. Eppure, il compito sull'albero genealogico non ha bisogno d'essere evitato -- e' un opportunità per una lezione sulla crescita della famiglia.
Ci sono altri esempi e altri argomenti che riguardano i figli adottivi o che comunque vivono in una famiglia non-tradizionale. Ditemi cosa ne pensate.