L’attesa del secondo figlio adottivo la vivo molto diversamente rispetto al primo. L’attesa del primo figlio è difficile per diversi motivi: innanzitutto perché si aspetta un bambino che tarda in arrivare per “colpa” di una sfilza lunga fatta di tempi morti e/o burocratici nonché di persone che ci rendono il percorso più complesso e frustrante del necessario.
L’attesa del secondo figlio è diversa per me, intanto che aspetto che ci chiamino per iniziare una cosa od altra, a casa si sentono i passettini, le risate, i pianti, i giocattoli sparsi dappertutto…insomma c’è una piccola creatura tutta nostra da amare e coccolare.
Certo se mi fermo a pensare sulle attese burocratiche, mi viene un gran nervoso. Sono cose che se anche ti hanno spiegato il perché si fa fatica ad accettarli, perché ti allontanano dal tuo figlio. Per fortuna ho mio primo figlio che mi impegna e distoglie i pensieri sulle difficoltà del percorso adottivo.
In’ attesa della prima adozione, la coppia aspetta il bambino per diventare una famiglia. Si ci sente come un nido pronto per accogliere il figlio che non arriva. E quando si visita quella stanza vuota che primo o poi diventerà la stanza del tuo figlio o figlia , la frustrazione cresce. Si possono fare tante cose per cercare di distraesi, ma servono poco o niente. Insomma si è un nido vuoto.
Nella seconda adozione si è già famiglia, il nido è pieno e si tratta di allargarlo per accogliere il secondo figlio.
È tutta un’altra storia.
In questo Blog vi racconterò la mia esperienza di adozione e quella di altri genitori adottivi che mi hanno accompagnato in questa meravigliosa avventura chiamata adozione.
22 settembre 2007
20 settembre 2007
La tempistica dell'adozione
L'altro giorno una mamma adottiva mi chiese "dove siete con la seconda adozione?" "Beh, stiamo ancora aspettando" - ho detto e poi pensato: se ci penso mi viene il nervoso ma per fortuna non ci penso spesso (questo sarà l'argomento per un post a breve).
Mi viene il nervoso perché mi pare incredibile e vergognoso che ci sia tanto da aspettare. Di recente l'iter adottivo è stato regolamentato e ora si deve concludere entro i 4 mesi dopodiché ci vuole l'approvazione da parte dei Tribunale dei Minori e lì dipende molto da Tribunale a Tribunale e per quel poco che ho sentito si parla di circa tre mesi. Poi si va dall'Ente scelto e dopo aver scelto il paese anche lì si ci mette in lista di attesa. A marzo ho fatto un giro di telefonate e per via di una serie di motivi in media si parla di due anni di attesa dal momento che ci si mette nella lista del paese scelto all'abbinamento del bambino.
Poi bisogna aggiungere i tempi morti o burocratici. Come ad esempio: dal momento che si ci mette in lista per fare l'iter fino a che non si viene chiamati ne passa del tempo! I tempi per visitare e scegliere un'associazione o ente adottivo, i tempi d'attesa per fare i seminari, colloqui, ecc. dall'Ente scelto. Questo tempo spesso non viene considerato nei calcoli delle attese.
Anche se questo non si puo' considerare tempo morto, tra la scelta del paese e la preparazione (e traduzione) minuziosa dei documenti, inclusi gli esami che dimostrano che i prospettivi genitori siano in salute, passano un po' di mesi.
Il più particolare delle attese va al tempo d'attesa tra l'abbinamento col figlio e il riportarlo a casa. Se abbiamo due viaggi da fare, l'attesa si potrae nel tempo. Mentre durante gli altri tempi "morti" si ci scoccia, si ci distrae, ecc. una volta che un genitore conosce il "suo figlio" posso testimoniare che si va in tilt. E' un tilt allegro se fila tutto bene e invece è una cosa terribile se ci sono ritardi o problematiche col portare il figlio a casa. Ce ne sono tante storie di ritardi durante questo periodo così particolare, basta visitare diversi Forum, siti e blog per sentire solo alcuni.
E alla fine, ridendo e scherzando tutti questi tempi di attesa possono aggiungere dai mesi o anche qualche anno all'attesa.
Sicuramente ogni passaggio del percorso adottivo ha le sue problematiche e i motivi perchè ci siano tanti tempi morti o liste di attese lunghe. Credo che ciascuno dei vari enti coinvolti (Enti d'adozione, USL, Comuni, Regioni e Tribunali) potrebbe migliorare la gestione delle proprie liste d'attese. E' vero che l'ostacolo con cui ci confrontiamo spesso non ha inizio nel luogo dove lo incontriamo: ad esempio, la mancanza di risorse umane e nessun budget per assumere non sempre dipende dal ufficio con cui abbiamo a che fare.
Ma ogni ufficio sa a chi si deve appellare e se chiedesse il supporto delle famiglie non dubito che ci fosse. E se ci segnalasse il problema, possiamo scrivere e chiedere ai vertici di sbloccare la situazione.
Scriveteci e raccontateci i diversi motivi perchè ci sono attese lunghe all'interno degli enti ...
Mi viene il nervoso perché mi pare incredibile e vergognoso che ci sia tanto da aspettare. Di recente l'iter adottivo è stato regolamentato e ora si deve concludere entro i 4 mesi dopodiché ci vuole l'approvazione da parte dei Tribunale dei Minori e lì dipende molto da Tribunale a Tribunale e per quel poco che ho sentito si parla di circa tre mesi. Poi si va dall'Ente scelto e dopo aver scelto il paese anche lì si ci mette in lista di attesa. A marzo ho fatto un giro di telefonate e per via di una serie di motivi in media si parla di due anni di attesa dal momento che ci si mette nella lista del paese scelto all'abbinamento del bambino.
Poi bisogna aggiungere i tempi morti o burocratici. Come ad esempio: dal momento che si ci mette in lista per fare l'iter fino a che non si viene chiamati ne passa del tempo! I tempi per visitare e scegliere un'associazione o ente adottivo, i tempi d'attesa per fare i seminari, colloqui, ecc. dall'Ente scelto. Questo tempo spesso non viene considerato nei calcoli delle attese.
Anche se questo non si puo' considerare tempo morto, tra la scelta del paese e la preparazione (e traduzione) minuziosa dei documenti, inclusi gli esami che dimostrano che i prospettivi genitori siano in salute, passano un po' di mesi.
Il più particolare delle attese va al tempo d'attesa tra l'abbinamento col figlio e il riportarlo a casa. Se abbiamo due viaggi da fare, l'attesa si potrae nel tempo. Mentre durante gli altri tempi "morti" si ci scoccia, si ci distrae, ecc. una volta che un genitore conosce il "suo figlio" posso testimoniare che si va in tilt. E' un tilt allegro se fila tutto bene e invece è una cosa terribile se ci sono ritardi o problematiche col portare il figlio a casa. Ce ne sono tante storie di ritardi durante questo periodo così particolare, basta visitare diversi Forum, siti e blog per sentire solo alcuni.
E alla fine, ridendo e scherzando tutti questi tempi di attesa possono aggiungere dai mesi o anche qualche anno all'attesa.
Sicuramente ogni passaggio del percorso adottivo ha le sue problematiche e i motivi perchè ci siano tanti tempi morti o liste di attese lunghe. Credo che ciascuno dei vari enti coinvolti (Enti d'adozione, USL, Comuni, Regioni e Tribunali) potrebbe migliorare la gestione delle proprie liste d'attese. E' vero che l'ostacolo con cui ci confrontiamo spesso non ha inizio nel luogo dove lo incontriamo: ad esempio, la mancanza di risorse umane e nessun budget per assumere non sempre dipende dal ufficio con cui abbiamo a che fare.
Ma ogni ufficio sa a chi si deve appellare e se chiedesse il supporto delle famiglie non dubito che ci fosse. E se ci segnalasse il problema, possiamo scrivere e chiedere ai vertici di sbloccare la situazione.
Scriveteci e raccontateci i diversi motivi perchè ci sono attese lunghe all'interno degli enti ...
19 settembre 2007
Si riparte!
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